L’asma bronchiale è una patologia infiammatoria comune e con un’epidemiologia in incremento, soprattutto nei paesi industrializzati; circa il 5-10% dei pazienti asmatici non risponde adeguatamente alle terapie standard (corticosteroidi inalatori eventualmente associati a broncodilatatori e/o altri farmaci “controller” quali gli antagonisti recettoriali dei leucotrieni), accede frequentemente alle strutture sanitarie (pronto soccorso, medico di medicina generale, medici specialisti…) per scarso controllo della malattia, utilizza grandi quantità di farmaci antiasmatici, e perde molte giornate all’anno di attività professionale o studio. L’insieme di queste caratteristiche rende ragione della definizione che viene comunemente data a questi pazienti: asmatici gravi.
I meccanismi biologici che sottendono alla severità dell’asma sono solo in parte noti, comprendono differenti risposte infiammatorie e il coinvolgimento di diverse popolazioni cellulari; lo studio di questi meccanismi può portare alla definizione di “endotipi” di asma grave allo scopo di identificare i target terapeutici per farmaci biologici efficaci in sottopopolazioni di asmatici gravi. L’insieme delle caratteristiche cliniche, funzionali e infiammatorie che caratterizzano i diversi sottogruppi di pazienti asmatici gravi (i cosiddetti “fenotipi”) permettono al clinico di classificare ed identificare i pazienti più probabilmente responsivi alle terapie biologiche. Per fare ciò è necessario identificare ed utilizzare, nella pratica clinica, dei marcatori surrogati dei meccanismi biologici sottostanti la malattia (i “biomarkers”) che siano il più possibile facili e non invasivi da misurare. Nella gestione dei pazienti asmatici gravi va indagata la possibile presenza di comorbidità che possono influenzare negativamente l’andamento della malattia; tra queste le bronchiectasie, il deficit di alfa1-antitripsina e la poliposi, negli ultimi anni sono diventate di forte interesse scientifico e clinico. Attualmente sono disponibili alcuni farmaci biologici per l’asma grave, ed altri saranno disponibili nei prossimi anni. E’ quindi compito dello specialista in Allergologia ed Immunologia Clinica o in Malattie dell’Apparato Respiratorio conoscere i meccanismi biologici sottostanti la patologia asmatica (soprattutto nelle sue forme più gravi), quali biomarkers utilizzare e come interpretarli, e come identificare i pazienti elegibili per ciascun singolo farmaco biologico. Il presente corso si pone proprio l’obiettivo di fornire le conoscenze di base e le competenze pratiche per poter fenotipizzare i pazienti asmatici gravi, identificarne l’endotipo e scegliere il farmaco biologico più adatto a ciascun paziente. L’incontro si pone anche l’obiettivo di facilitare l’incontro e l’interattività tra specialisti del territorio ed ospedalieri